I peperoni italiani non sempre rispondono alle esigenze della moderna distribuzione, che necessita di una qualità costante e anche di caratteristiche estetiche di alto profilo. Lo abbiamo ricordato ieri durante la nostra diretta dedicata a questo ortaggio, Giuliano Canella , responsabile dei nuovi acquisti di Mercato di Ali (nella foto sotto).
Ma con l'innovazione varietale da un lato e un rinnovato impegno produttivo dall'altro, la corsa ai concorrenti è iniziata anche nel nostro Paese, Spagna e Paesi Bassi innanzitutto. La strada è ancora lunga, ma c'è ottimismo lungo la filiera, come emerso dagli interventi dei dirigenti dell'azienda sementiera vilmorined Rodoc di Scafati (Salerno), azienda impegnata sia nella produzione che nella commercializzazione di ortaggi, compresi i peperoni.
Un distributore, ha ricordato Canella, pensa al ” qualità reale e tangibile percepita dal consumatore . Quando si parla di verdura, uno degli aspetti primari è il lato estetico: non è che non si consideri il lato del gusto, anzi se possibile lo si cerca, ma la bellezza del prodotto è il primo segnale che arriva al consumatore. Il peperone si presta nelle sequenze espositive ad essere visto in massa, a dai colore ai contatori; ci piace, sulle verdure, cercare di dare un impulso visivo al consumatore quando entra nel nostro punto vendita. Per cercare di offrire qualità tutto l'anno con standard superiori alla media, ci spostiamo in diverse zone di produzione.
La categoria dei peperoni è per noi quella in cui il prodotto italiano è meno presente – ha sottolineato Canella – perché riteniamo che dal lato estetico il peperone straniero, spagnolo e olandese, sia superiore a quello italiano in dodici mesi: colore intenso, taglia interessante, garanzia di durata nel punto vendita e poi a casa del consumatore… Sono tutti fattori positivi che ci portano a questa scelta. Poi in estate acquistiamo prodotto italiano, ma lo gestiamo diversamente:
Gerardo Russo , responsabile commerciale di Rodoc (nella foto sotto), ha commentato l'inizio della campagna commerciale per la produzione campana: “E' iniziata molto bene, un po' in ritardo per la fredda primavera, ma visto che i prezzi sono giusti e abbiamo ottime aspettative “.
E parlando di ricerca della qualità, la scelta della varietà è di fondamentale importanza. Rodoc lavora con Volturnio F1 di Vilmorin che, come ha ribadito Russo, “dà un frutto bello, omogeneo e con la qualità possiamo fare la differenza. Nel periodo estivo ci siamo attrezzati con le giuste varietà e nuove tecniche di produzione: rispetto al passato abbiamo fatto passi da gigante. E se i prodotti esteri possono essere superiori dal punto di vista estetico, dal punto di vista culinario non abbiamo nulla da invidiare. Siamo sulla strada giusta per raggiungere i livelli di Spagna e Olanda e le aziende sementiere ci stanno accompagnando su questa strada”.
“Continuità e uniformità sono i punti critici per il mercato italiano del peperone – ha evidenziato Aldo Gargiulo, Responsabile sviluppo Italia di Vilmorin (nella foto sopra) – Purtroppo ci troviamo a lavorare in ambiti diversi, con cicli diversi e un ampio panorama varietale: offre un prodotto sempre uniforme nel colore, nella forma, nel gusto e la conservabilità è difficile.
Ma facciamo del nostro meglio per garantire costantemente questi parametri, la genetica può dare una risposta valida, stiamo investendo molto nella ricerca nelle diverse aree di produzione e abbiamo screening varietali estetici. Il nostro obiettivo è sviluppare frutti adatti alla commercializzazione nei canali moderni, con resistenza genetica, che possano aiutare la segmentazione del mercato. Il futuro dei peperoni è sicuramente roseo – ha concluso Gargiulo – stiamo lavorando per portare sul mercato italiano nuove varietà che possano rispondere al meglio alle esigenze della filiera”.
Tra i frutti del lavoro di Vilmorin sul segmento del pepe c'è il Volturnio F1, un rosso mezzo lungo. Nella diretta di ieri Giuseppe Izzo (tecnico commerciale Vilmorin del Sud Italia) è stato collegato da una serra a Sparanise, in provincia di Caserta, insieme al produttore Vincenzo Izzo. Il tecnico dell'azienda sementiera ha mostrato “piante molto equilibrate, di medio vigore e una copertura fogliare che permette il passaggio dei raggi solari e quindi anche una maturazione equilibrata. I frutti tendono a crescere fuori dalla pianta con una qualità davvero notevole. , che permette un'ottima presentazione in-box, con un ottimo contrasto su colore e brillantezza”.
Il proprietario dell'azienda agricola, Vincenzo Izzo, ha raccontato la sua esperienza con Volturnio F1. “È un peperone che dà risultati, ogni anno investiamo un po' di più. Il frutto è appagante anche per l'altissimo peso specifico della polpa e per il colore brillante che lo rende caratteristico”.
E per tutte queste caratteristiche, come Vito Altieri (Promotore di prodotto locale Vilmorin Sud Italia) ha sottolineato: “Volturnio F1 risponde a pieno alle esigenze del mercato. Dà continuità qualitativa dai primi tagli alla fine: una garanzia per produttori e commercianti”.